Trekking nella valle di Kathmandu

Scritto il 2 Febbraio 2020 da Alessandro Travi

Preparazione trekking

I mesi che hanno preceduto il viaggio in Nepal, ci hanno visti impegnati nella creazione di una traccia per un trekking nella valle di Kathmandu ed una nell’area dell’Annapurna.

Oggi vorrei descrivervi il nostro trekking nella valle di Kathmandu.

In base al tempo che avevamo a disposizione, abbiamo programmato un trekking di 3 giorni con queste tappe:

È importante dire che per effettuare questo trekking NON serve nessun permesso. Non è richiesta nemmeno la TIMS. Se non sapete di cosa sto parlando date un’occhiata qui.


Arrivare a Nagarkot

Abbiamo deciso d’iniziare il nostro trekking nella valle di Kathmandu da Nagarkot.

Visitata Bhaktapur, luogo in cui ci trovavamo, abbiamo utilizzato un bus locale per arrivare a Nagarkot. Se anche voi avete intenzione di recarvi a Nagarkot da Bhaktapur, per poi partire da lì per il vostro trekking, potete prendere il bus vicino alla vasca dell’acqua Kamal Pokhari:

Vedi mappa

Le indicazioni riportate sui bus saranno in nepalese, ma non abbiate timore di chiedere aiuto ai presenti: qualcuno vi indicherà gentilmente su quale bus salire. Ovviamente, come ogni local bus, la comodità è una grande sconosciuta e la strada percorsa è per lo più sterrata e dissestata, quindi non aspettatevi un viaggio tranquillo. Tuttavia, è un’esperienza che vi permette di conoscere il vero Nepal (e di risparmiare qualche soldino), perciò assolutamente consigliata.

La durata del viaggio sarà di ~ 1h ed il costo di 50NPR.

Che voi siate di passaggio oppure pernottiate a Nagarkot, dovrete pagare una tassa. Bhe, questa tassa è stata ritenuta illegale, ma purtroppo senza pagarla non vi faranno passare.

Il costo è di 340NPR. Se volete saperne di più date una lettura a questo.

Noi abbiamo fissato la partenza del nostro trekking qui perchè ci era stato consigliato in quanto luogo strategico da cui vedere il tramonto sull’Himalaya, ma onestamente non abbiamo trovato Nagarkot per niente interessante e vista anche la tassa richiesta per soggiornarvi ci sentiamo di sconsigliarvi questa tappa. Potrete pernottare nei paesi limitrofi, fissare lì la partenza per il vostro trekking ed evitare un’antipatica spesa extra.


Giorno 1: trekking da Nagarkot a Dhulikhel

Il primo vero giorno di trekking: si parte con una tappa abbastanza lunga. Sono più di 18km in cui vi troverete a camminare con costante vista sull’intera catena dell’Himalaya e circondati da fiori di senape. Se la giornata sarà limpida, avrete la possibilità anche di scorgere il Monte Everest in lontananza!

La prima parte del percorso è decisamente lontana da ogni contesto urbano ed è veramente una goduria camminare immersi nella natura. L’aria irrespirabile e i continui rumori di clacson di Kathmandu sono un ricordo lontanissimo.

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Trekking nella valle di Kathmandu tra i fiori di senape

Arrivati a Dhulikhel, la camminata si fa più urbana. Ricordo ancora che il nostro passaggio nella cittadina ha suscitato molta curiosità. Forse perchè il passaggio di occidentali, almeno a Dicembre, periodo in cui siamo stati noi, non è così frequente. Ed effettivamente abbiamo incontrato pochissimi stranieri su questa tratta.

A Dhulikhel abbiamo soggiornato al Bhattidanda Fresh & Natural Homestay, di cui portiamo ancora un bellissimo ricordo. Grandissima ospitalità e ottimo Dal Bhat.

Durata: ~ 8h

Distanza: ~ 18km

Dove abbiamo dormito: Bhattidanda Fresh & Natural Homestay


Giorno 2: trekking da Dhulikhel a Balthali

Il secondo tratto del nostro trekking nella valle di Kathmandu è di nuovo abbastanza lungo, parliamo di circa 15km.

La prima metà ci porta a Namo Buddha e il suo fantastico monastero buddista. Per entrare a Namo Buddha bisogna pagare una tassa di 100NPR a testa.

Se deciderete di fare tappa qui, vi ritroverete immersi in un’atmosfera fantastica circondati da moltissime bandiere di preghiera e ruote tibetane. Namo Budda è meta di ogni buddista, nepalese ma non solo. Il monastero è una vera e propria scuola, un seminario per giovani buddisti. Potrete vedere una miriade di ragazzi e bambini con gli abiti tradizionali impegnati nella preghiera e visitare le sfarzose stanze in cui esercitano i riti buddisti. Un’esperienza molto forte.

Si può anche mangiare e dormire nel monastero e siamo sicuri sarebbe potuta essere un’esperienza bellissima. Noi però, avendo una traccia da seguire e ancora diversi km da percorrere, abbiamo continuato in direzione Balthali non prima di aver visitato Namo Budda.

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La perla della valle di Kathmandu: Namo Buddha

Il restante percorso del nostro secondo giorno di trekking è stato su un sentiero poco frequentato dai turisti, ma utilizzato principalmente dai nepalesi, circondato da boschi e natura.

Balthali è un paesino veramente caratteristico, c’è poco e nulla, si respira tanto Nepal ma anche tanta povertà. Qui abbiamo avuto un piccolo inconveniente.

Balthali è strutturata in una parte bassa e una parte più alta dove ci sono solo Resorts. La guest-house (che avevamo scelto a tavolino) era geolocalizzata nella parte alta, ma ben presto abbiamo capito che ci eravamo sbagliati, quindi siamo dovuti tornare sui nostri passi ritornando nella parte bassa di Balthali. Eravamo già molto stanchi e siamo stati costretti a camminare inutilmente per qualche chilometro in più, ma finalmente dopo un gran vagare siamo riusciti a trovare il Sabina’s Homestay, con l’aiuto di qualche gentile abitante del paese.

Possiamo definirlo il soggiorno più vero in cui siamo stati. I figli dei padroni di casa, gli unici che parlavano inglese, non erano presenti e quindi ci siamo dovuti arrangiare comunicando con la nobile arte dei gesti.

A casa di questa famiglia abbiamo anche bevuto il tè Masala più buono di tutto il nostro viaggio in Nepal.

Durata: ~ 8h

Distanza: ~ 15km

Dove abbiamo dormito: Sabina’s Homestay


Giorno 3: trekking da Balthali a Panauti

Quest’ultima tappa è abbastanza breve e si cammina per circa 7km.

E’ forse la tappa meno interessante dal punto di vista naturalistico, in quanto quasi da subito il trekking si sposta su una strada urbana, dissestata ma con il passaggio frequente di svariati mezzi di trasporto.

Volendo si può prendere il bus da Khopasi fino a Panauti, se non amate camminare in questo contesto. Il consiglio è comunque quello di proseguire a piedi e magari portare con voi una mascherina tipo queste.

Il paesaggio urbano permette comunque di avere una visione della vita vera dei nepalesi, soprattutto passando la mattina quando i paesi sono movimentati: bambini in divisa che prendono fantomatici scuolabus, donne e uomini che lavorano nei campi, panni stesi ad asciugare, botteghe, meccanici, sarti, uomini in infradito che eseguono lavori di muratura…

Vale la pena fermarsi ad ammirare la cittadina di Panauti, molto bella e con molti edifici religiosi e statue, ma è sicuramente meno affascinante di Bhaktapur.

Panauti è anche una meta di pellegrinaggio, visto che ogni 12 anni si celebra la Makar Mela, una festa in onore di Shiva.

Questo breve ma intenso trekking nella valle di Kathmandu si è concluso prendendo un bus direttamente a Panauti in direzione Kathmandu, 1h30 di viaggio su un affollato local bus per la cifra irrisoria di 120NPR a testa.

Qui potrete trovare la stazione di partenza dei bus:

Vedi mappa

Durata: ~ 3h

Distanza: ~ 7km

Dove abbiamo dormito: siamo ripartiti in bus alla volta di Kathmandu


Traccia GPS

Questa è la traccia GPS che abbiamo disegnato e percorso:



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